Secondo la circolare n. 13/E del 2 Luglio 2018 dell’Agenzia delle Entrate, è preferibile indicare la stessa data e numero del documento originario.
Tuttavia, se ciò non è possibile, esistono due soluzioni:
1. Nuovo Numero e Data:
È possibile emettere una fattura con un nuovo numero e una nuova data, coerenti con gli ulteriori documenti emessi nel periodo trascorso dal primo invio tramite SDI.
2. Specifiche Numerazioni:
È ammessa l’emissione di una fattura con una numerazione specifica che, nel rispetto della progressività, evidenzi che si tratta di un documento rettificativo del precedente scartato dal SDI.
Ad esempio, si possono utilizzare numerazioni come “1/R” o “1/S”, indicando che si tratta di fatture emesse successivamente in luogo di quella scartata, e inserite in un apposito registro sezionale.
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